I settori su cui puntare

La finanza

Il settore finanziario riserverà grandi opportunità nei prossimi anni. Attualmente, da parte di Sim (Società di intermediazione mobiliare), istituti bancari e assicurativi, la caccia ai promotori finanziari è inesauribile. Si tratta di una figura professionale prevista dalla legge 2 gennaio 1991 n.1, istitutiva delle Sim. I promotori dei servizi finanziari possono assumere la veste di dipendenti, agenti o mandatari di una Sim e debbono essere iscritti in un apposito albo tenuto dalla Consob. Nei rapporti con la clientela, devono seguire le regole di presentazione e comportamento stabilite dalla stessa Consob al fine di tutelare l'interesse dei risparmiatori. In ogni caso è loro vietata ogni forma di attività di consulenza porta a porta.

In campo assicurativo una legge del 1984 (28 novembre, n. 792) attribuiva al mediatore di assicurazione e riassicurazione la qualifica di broker, istituendone l'albo professionale. Il termine deriva dal mondo anglosassone, dove designa, più in generale, chi compra e vende titoli (o merci) per conto dei propri clienti, addebitando una commissione; si distingue pertanto dal dealer, che oltre ad esercitare l'attività di intermediazione può acquistare in proprio i titoli che tratta. Sebbene la Borsa di Londra abbia eliminato la figura del broker, insieme a quella del jobber, con il cosiddetto big bang del 1986, sostituendo entrambe con la figura unica del market maker, il termine è a tutt'oggi usato nel linguaggio finanziario internazionale come sinonimo di intermediatore.

Il mondo della finanza offre, comunque, molte altre possibilità di lavoro. Tra quelle ad alta specializzazione e con un futuro certamente roseo segnaliamo lo specialista in finanza d'azienda e dei mercati finanziari, (o, più sinteticamente, analista finanziario). Ha molteplici compiti all'interno dell'azienda, ma i principali sono:

  1. Analisi della situazione economica e finanziaria dell'impresa.
  2. Decisione, in concorso con i vertici dell'impresa, delle politiche generali di sviluppo e finanziarie.
  3. Pianificazione finanziaria a medio e lungo termine.
  4. Programmazione economica e finanziaria a breve termine.
  5. Predisposizione di flussi informativi sulla dinamica finanziaria ed elaborazione di indicatori empirici per l'analisi finanziaria.
  6. Indagini, presso i mercati monetari e finanziari, delle opportunità comparate di approvvigionamento di risorse esterne differenziate.
  7. Analisi dei flussi monetari e del capitale circolante in modo da assicurare all'impresa buone condizioni di efficienza.
  8. Controllo sulla formazione e sulle modificazione della struttura finanziaria dell'impresa.
  9. Studio degli effetti dei mutamenti economico-industriali sulla gestione finanziaria dell'impresa e ricerca degli opportuni comportamenti attivi e di adattamento di quest'ultima.
  10. Valutazione e decisione in merito ai problemi di natura valutaria, tenuto conto dei mutamenti monetari e internazionali.
  11. Valutazione degli investimenti con riguardo sia ai rendimenti che al rischio.
  12. Valutazioni e decisioni attinenti alle fusioni, alle acquisizioni, agli scorpori, alla gestione finanziaria dei Gruppi anche sul piano multinazionale.
  13. Valutazioni e decisioni finanziarie riguardanti l'impresa in fase di difficoltà, ristrutturazioni, piani di risanamento.