Muisq4r9.gif (4683 byte)Cause dell'inquinamentoMuisq4r9.gif (4683 byte)

 

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Le cause più comuni di inquinamento dell'acqua possono essere così classificate:

  • Inquinamento dell'atmosfera

La conseguenza più pericolosa dell'inquinamento atmosferico sono le piogge acide che, a loro volta, causano la contaminazione del terreno e, quindi, dei corpi idrici. Esse sono causate dall'effusione di sostanze tossiche, da impianti di combustione, da impianti tecnologici e dai gas provenienti dalle autovetture.

Poiché l'atmosfera è un aerosol, ossia una dispersione di particelle liquide e solide (fase dispersa) in un mezzo gassoso (fase disperdente), le sostanze che la inquinano sono suddivisi in inquinanti della fase dispersa e inquinanti della fase disperdente. I primi vengono in genere classificati sulla base delle loro dimensioni e dello stato fisico.

Nome della classe

Stato fisico

Dimensioni lineari

(m m)

Esempi

Nebbie o nubi

Liquido

Da 40-50 a 1

Nubi di acido solforico

Polveri

Solido

>1

Polvere di cemento, ceneri

Fumi

Solido, liquido

1-0,1

Fumi di ossido di zinco, di cloruro di ammonio, di tabacco

Caligini

Solido, liquido

~0,1

 

Nuclei di condensazione

Solido, liquido

0,1-0,001

Ioduro di argento, nerofumo

Gli inquinanti della fase disperdente ricadono secondo un preciso meccanismo: le particelle descritte nella tabella sedimentano dopo un lungo periodo o rimangono sospese indefinitivamente a causa dei moti dell'aria. Queste ricadono appunto sul suolo perché agiscono da nucleo attorno al quale si formano le gocce di acqua nell'atmosfera o perché si solubilizzano nelle gocce d'acqua che cadono.

  • Sottrazione di risorse idriche

Esclusa l'acqua usata per la produzione di energia elettrica, che varia dal 50% all'80%, si calcola che un individuo ne consuma al giorno 560 litri, di cui il 40% è consumato per fini domestici il 42% per fini industriali, commerciali e agricoli, e il 18% per servizi di pubblica utilità.

Mentre l'acqua utilizzata per la produzione di energia elettrica e per usi industriali viene restituita al patrimonio idrico in punti vicini a quelli di prelievo, l'acqua usata per usi domestici viene restituita in zone lontane da quelle di prelievo.

 

  • Sviluppo di zone urbanizzate industriali o agricole

Lo sviluppo di zone urbanizzate è causa di inquinamento diretto (scarico o dilavamento di rifiuti) e indiretto (generato dall'impermeabilizzazione del suolo e dal disboscamento).

 

 

 

 

 

Muisq4r9.gif (4683 byte)Effetti dell'inquinamentoMuisq4r9.gif (4683 byte)

 

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Gli effetti dell'inquinamento sono molteplici e si distinguono in:

 

  • Effetti sull'aspetto dell'acqua

       Sono ravvisabili in:

  1. Torbidità, causata da sostanze solide sospese in superficie, che solitamente determinano il colore dell'acqua. Gli effetti di queste sostanze consistono nella modificazione delle proprietà organolettiche e nella riduzione di quantità di luce solare che penetra nell'acqua e quindi ritarda la fotosintesi e la produzione di ossigeno.
  2. Presenza di oli minerali, vegetali e di grassi, causata dalla produzione, distribuzione e dall'uso di prodotti petroliferi, che possono considerarsi dannosi quando derivano dalla distillazione di carbone o da oli vegetali e animali. Basta una bassa concentrazione di olio minerale per formare film iridescenti che riducono sia la velocità con la quale l'acqua assorbe ossigeno dall'aria sia anche la percentuale di penetrazione della luce.
  3. Accumulo o persistenza di schiuma, causato dall'introduzione di vari contaminanti ed in particolare dall'azione di tensioattivi anionici. 
  4. Accumulo di rifiuti, scorie superficiali visibili.

 

 

  • Effetti sulla flora e sulla fauna

Gli agenti inquinanti alterano flora e fauna acquatiche modificando l'habitat o la natura chimica di un'acqua.

Le cause che alterano l'ambiente acquatico sono:

  1. Aumento di torbidità e di sedimenti originati dal materiale solido sospeso che provoca l'alterazione del bilanci d'ossigeno, sfavorendo lo sviluppo della vita sia vegetale che animale.
  2. Riduzione dell'ossigeno disciolto nell'acqua. I batteri presenti nell'acqua richiedono ossigeno per metabolizzare le sostanze organiche, mineralizzandole, attraverso processi di ossidazione. L'ossigeno che viene richiesto dai batteri è sottratto alle molecole disciolte nell'acqua che, in mancanza di esso, si trasformano in sostanze tossiche e maleodoranti. Così si ha un bilancio deficitario ed un' alta quantità di ossigeno passa dalla fase gassosa a quella liquida. La velocità con cui avviene è condizionata dai fattori chimico-fisici. L'impoverimento d'ossigeno è accelerato dai sedimenti organici, che decomponendosi, richiedono sempre più ossigeno.
  3. La presenza di tensioattivi, film oleosi e ammoniaca diminuisce la velocità di assorbimento d'ossigeno dall'atmosfera. Infine, se alziamo artificialmente la temperatura, la situazione peggiora perché la velocità di assorbimento d'ossigeno è inversamente proporzionale all'aumento di temperatura. Considerando che per assicurare la vita acquatica sono necessari 4 mg/l, possiamo ben capire cosa succede se alteriamo quest'equilibrio.

  4. Aggiunta di sostanze tossiche. Le sostanze tossiche provocano danni maggiori agli animali acquatici, mentre i vegetali sono più resistenti.
  5. Aggiunta di sostanze nutritive delle piante.Essa provoca il fenomeno dell'eutrofizzazione. L'apporto eccessivo di fosfati, nitrati ecc. provoca la crescita anormale di fitoplacton e alghe filamentose, riducendo la trasmissione di luce e, in secondo luogo, la disponibilità di produzione di alimenti animali per la fauna acquatica.
  • Effetti sull'acqua potabile

L'acqua potabile può essere inquinata da qualunque sostanza, sia essa di natura organica od inorganica che possa variare i parametri chimici, fisici e microbiologici, nonchè le sue caratteristiche organolettiche.

 

inquinamento

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