DOVE VIVONO

La maggior parte delle specie licheniche predilige ambienti con temperature miti ed elevata umidità atmosferica.
Sono diversi i substrati su cui vivono i licheni: la terra (terricoli), le rocce (epilitici), le cortecce degli alberi (epifiti), le foglie (foglicoli), il muschio (muscicoli), il legno morto (lignicoli). Molte specie sono in grado di diffondersi sul vetro, il cuoio, l'asfalto, il cemento.
La simbiosi tra l'alga e il fungo permette ai licheni di vivere e riprodursi un po' dappertutto, anche in ambienti estremi, dove la singola alga o il singolo fungo non potrebbero mai sopravvivere.



QUANTO VIVONO

Le forme crostose possono raggiungere anche i 300 anni di vita, quelle fogliose e fruticose, invece, hanno mediamente una vita di 70-80 anni.
Nei climi artici, alcune specie possono vivere anche oltre i 3000 anni.
I ritmi di crescita dei licheni sono lentissimi: la velocità di crescita, a seconda delle specie, può variare da 1 mm fino a 10 mm in un anno.



ADATTAMENTO ALL'AMBIENTE

Possono vivere in ambienti molto diversi, talvolta anche dove la sopravvivenza di qualsiasi organismo vivente è problematica, grazie alla loro straordinaria capacità di adattamento.

Con gli alunni siamo stati testimoni di un esperimento "involontario" della RIVIVISCENZA del lichene.
Un piccolo cespuglio di Cladonia foliacea, raccolto nel corso di un'uscita didattica nella radura della Valle del Ticino, venne dimenticato vicino ad un termosifone acceso, in pieno inverno.
Dopo circa un mese, quando ci accorgemmo della dimenticanza, il campione era secco: qualche studente chiese se per caso fosse morto.



L'aspetto secco del lichene
dimenticato vicino ad una fonte di calore
Lo stesso lichene trasformato nella forma e nel colore dal contatto con l'acqua


Quale vegetale, in simili condizioni ambientali, avrebbe potuto sopravvivere? Per sgombrare ogni dubbio si decise di bagnarlo con dell'acqua, poco per volta.
Il lichene cambiò gradualmente colore e forma, riprese a vivere. Le fasi della trasformazione furono osservate da alcuni fortunati con l'ingranditore stereoscopico.


LICHENI COME BIOINDICATORI

Che cosa significa il termine BIOINDICATORE?

"Sono quegli organismi che in presenza di determinate concentrazioni di inquinanti subiscono variazioni facilmente rilevabili e quantificabili"


Perchè i licheni sono degli ottimi bioindicatori?

  • Il loro metabolismo dipende essenzialmente dall'atmosfera;
  • la loro attività metabolica è ininterrotta durante l'anno;
  • hanno un ritmo di crescita molto lento e sono longevi;
  • non si liberano periodicamente delle parti vecchie o intossicate;
  • è dimostrata la loro sensibilità nei confronti delle sostanze inquinanti (anidride solforosa, idrocarburi, ozono, ossidi di azoto e altre)

  • VEGETALI PIONIERI

    I licheni sono vegetali pionieri, riescono a colonizzare per primi superfici rocciose e terreni incolti, preparano le condizioni perchè altri vegetali successivamente si possano insediare in quei luoghi inaccessibili.
    Sulle superfici rocciose, anche grazie alle sostanze acide elaborate dall'alga, riescono a formare delle piccole fessure o abrasioni, entro le quali si depositano minime quantità di terra vegetale, dovuta anche al loro parziale disfacimento.
    Quelle piccole quantità di terra sono sufficienti per attecchire meglio, estendere la propria presenza: in questo modo sarà favorita la crescita di muschi e di altri vegetali, via via sempre più numerosi.

    Nel corso di un'uscita nella Valle del Ticino, si è potuto osservare da vicino come nei terreni sabbiosi e sassosi, abbandonati dal corso del fiume in seguito a piene di una certa violenza, si siano formati tappeti molto estesi di muschi e licheni.





    Sono le prime forme vegetali che riescono a colonizzare la superficie arida e sassosa: il loro ciclo vitale contribuisce a formare quel sottilissimo strato di humus che consentirà ad altri vegetali, di dimensioni maggiori, di insediarsi e di contribuire, a loro volta, a preparare il terreno per formazioni vegetali via via più complesse e ricche.