Il lavoro al femminile e al maschile nella pubblicità

Figure di lavoratori nella pubblicità

Il maestro di yoga La professoressa di scienze

Le pubblicità analizzate mostrano che la figura femminile è ancora sottovalutata dall’immaginario collettivo che ripropone, in base alla mentalità tradizionale, una figura di donna come moglie e madre.

Perciò, mentre l’uomo sperimenta tecnologie innovative (lancio di nuovi modelli di automobili, di PC, di cellulari, ecc.) o riveste ruoli autorevoli nell’ambito della cultura d’impresa, partecipando, dunque, della ricerca e dello sviluppo, la donna è confinata, spesso esercitando tutta la seduzione di cui è capace, nella sperimentazione di divani (Chateau d’Ax) o, anche nuda, in quella di prodotti di abbigliamento (Swatch) o, ancora, di medicinali contro i disturbi intestinali (Florelax), poiché soffre i danni causati dallo stress per conciliare famiglia e carriera.

Se ha un ruolo nella formazione, è in quella primaria (Fruttolo, merendine Kinder Ferrero, Fabbri Larousse), mentre la figura maschile è impegnata nell’insegnamento universitario (Pocket Coffe) oppure in un ambito eccentrico ed esotico (il maestro di yoga - è anche straniero) che gli conferisce, comunque, seguito e riconoscimenti.

Infine, talvolta, diventa modello di tradizione e di buon gusto per un pubblico di livello medio-alto, ma è del tutto priva di individualità, non ha spessore, tant’è che è senza volto (The Bridge) oppure le si vedono soltanto le gambe (belle sempre, ovviamente).