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L'ASSOCIAZIONE VEGETALE : UN COMPLESSO PREZIOSO

 

Le piante sono distribuite secondo leggi precise e regole ecologiche raggruppandosi in associazioni vegetali; alcune delle quali sono più ricche e produttive di altre come la foresta. L'uomo infatti cerca di ricavare da esse le risorse necessarie e per fare ciò spesso agisce irrazionalmente.

Alcuni sintomi delle profonde trasformazioni del paesaggio e dell'ambiente negli ultimi 50 anni sono stati la deforestazione progressiva, la colonizzazione invadente di specie rustiche e adattabili, l'inquinamento genetico e l'impoverimento floristico. Ma due fenomeni ben più vasti e rilevanti sono la distruzione della foresta tropicale umida che è l'ambiente più produttivo e ricco di specie; e l'avanzamento del processo di desertificazione su superfici sempre più vaste. Le conseguenze di questi processi non sono solo ecologiche, climatiche e idrogeologiche ma sono anche politiche.

Purtroppo l'idea di conservazione dell'ecosistema forestale progredisce più lentamente che non la sua devastazione. La Strategia Mondiale della Conservazione attribuisce alla salvaguardia dell'ecosistema forestale un valore essenziale, in funzione non solo della tutela fine a se stessa , ma anche di una razionale produzione nei limiti "ecologici" per lo sviluppo della società. Il mondo però appare ancora distratto e poco recettivo sulla sorte di altre formazioni vegetali come la foresta tropicale "secca" e le "macchie" meno vistose, ma non certo meno significative.

Non viene riconosciuto abbastanza rilievo neanche alle associazioni vegetali più gravemente minacciate in Italia: la macchia mediterranea, la brughiera insubrica, la torbiera, il bosco igrofilo, la vegetazione di barena e di risorgiva. Negli Stati Uniti e nel Canada si è aperto un dibattito sulle selve primeve del Versante Pacifico nord-occidentale dove sequoie e altre gigantesche conifere vengono abbattute per scopi di produzione di legname con il pieno consenso delle autorità competenti. In questo modo non solo gli alberi e gli ecosistemi forestali sono perduti, ma scompaiono anche il paesaggio, il suolo fertile l'equilibrio idrico e la fauna endemica.

L'intento del WWF internazionale, che sta lanciando un vasto programma mondiale per sollecitare i governi a preoccuparsi della sopravvivenza delle foreste temperate, è assicurare una gestione sostenibile degli ecosistemi forestali finora ignorati. Gli ultimi boschi primigeni del nostro continente sono pochi, ridotti e remoti: ma vengono difesi ad oltranza nei vari stati che hanno saputo preservarli. Anche in Italia ci sono pochi lembi di selva intatta e sono nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo o sui monti di Orsomarso in Calabria. Infine c'è da dire che una vera foresta , che è una specie di "spugna" che trattiene le precipitazioni, per poi restituire prezioso liquido un po' alla volta nel corso dell'anno, significa anche ricchezza di acqua, condizioni essenziali di vita per gli animali e per l'uomo stesso.