L'OPERA DEI MUTAMENTI

 

Note di scena
Foto di scena
Ritagli stampa

Il Laboratorio di Teatro VRTTI OPERA con questa azione propone delle immagini di una parte del lavoro che sta portando avanti in questi ultimi tempi, col fine sia di verificarne all'esterno la validità, sia di " bruciare " certe esperienze fatte, per rendersi auto-nomo da esse e superarle senza affezionarcisi troppo.

Ogni spettacolo fatto ha riproposto, in forme diverse, le stesse chiavi, gli stessi nodi. Anche uno degli ultimi spettacoli, "La bella e la bestia", conteneva, elementi, sensazioni, personaggi che forse, più o meno consciamente, aveva mutuato o ereditato dagli altri precedenti spettacoli e che, in una sorta di "eterno ritorno", forse, si troverà sempre fra i piedi.

Poter riconoscere l'opera della propria instabilità e del proprio mutamento (vrtti), significherebbe astoricizzare il "teatro", ripetitivo, "inutile" (ossia non finalizzato), specchio senza tempo.

"L'opera dei mutamenti" mischia questi spezzoni di realtà in una ricerca di "tempo" non determinante, di "passato", di "già fatto" (quante volte si sente dire a teatro!) impossibile o illusorio.
E' sempre lo stesso spettacolo, con gli stessi genii, come i soffi del Bafometto klossowskiano, che ripetono all'infinito il rito della loro morte o della loro nascita.
Un ricorrente sogno collettivo, posseduto da démoni, una follia in cui il sogno ha pericolosamente invaso lo stato di veglia, una riemersione dal fondo dei mitico "serpente Ea".

In scena poche immagini che giocano su un dualismo simbolico involontario:
l'uovo o un imbuto, come
la nascita o il passaggio, come
l'origine o l'utero, come
l'uno e il due.

E lo spettacolo non "significa" niente, non vuole fare violenza significativa su nulla.
Le porte di luce, la figura dei cieco, la serie ripetitiva delle uccisioni, il bicchiere bianco, il passaggio delle figure sul piano proiettivo orizzontale, sono soltanto una serie di mutamenti in circolo vizioso.
Lo stesso spettacolo ripetuto continuamente, un brutto (o bello?) sogno ricorrente, ma siamo sicuri che le immagini siano sempre le stesse? e siano immagini degli stessi démoni di ieri?


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