Tragedie a bordo del Rex
Dopo la sostituzione del comandante Francesco Tarabotto con quella del comandante Attilio Frugone, il transatlantico subì numerosi incidenti. Primo fra tutti fu quello del 9 agosto 1937 quando un uragano investì il Rex che si dovette fermare ed entrare nel bacino per riparare le lamiere dello scafo danneggiate dalle ondate e per sostituire le valvole e i tubi del vapore, danneggiate dal tormentoso oscillare della nave.
Un altro grave incidente fu quello di Villefranche, dove la nave, in posizione di attracco, perse 8 lunghezze di ancora di destra (circa 200 metri) e il nostromo Roberto Sbolgi nel tentativo di azionare il freno manuale d'emergenza venne travolto dalle catene e perse la vita. Il viaggio proseguì e la nave venne poi riparata.
Ma uno degli incidenti più gravi fu quello del 6 gennaio 1938, quando scoppiò un incendio nel locale dinamo principali, il primo di così grandi dimensioni; per fortuna il sistema di estinzione limitò i danni al pannello di controllo da cui era scaturito il corto-circuito. Il guasto fu riparato in breve tempo e il Rex poté ripartire per la mega crociera.