Prima di Galileo la filosofia era ogni forma di ricerca del pensiero e di conquista del sapere e della vita, comprendeva quindi in sé anche le scienze naturali.
Con lo scienziato cambia l'immagine della scienza e il metodo di approccio: una scienza che procede di ipotesi in ipotesi e non conosce traguardi predeterminati, autonoma dalla fede, contraria alle pretese del sapere dogmatico.

"Dove per mille anni aveva dominato la fede, ora domina il dubbio.
Tutto il mondo dice …d'accordo, sta scritto nei libri, ma lasciate un po' che vediamo noi stessi" .
(BRECHT, "VITA DI GALILEO",)

"Signor Simplicio, venite pure con le ragioni vostre o di Aristotele, e non con testi e nude autorità, perchè i discorsi nostri hanno a essere intorno al mondo sensibile, e non sopra un mondo di carta".
(G.Galileo "Il Dialogo")

"La filosofia è scritta in questo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non si impara a intendere la lingua, e conoscere i caratteri ne'quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica e i caratteri sono triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parole; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto"
("IL SAGGIATORE".)

"Pertanto io dico che ben sento tirarmi dalla necessità subito che concepisco una materia o sostanza corporea, a concepire insieme ch'ella è terminata e figurata di questa o di quella figura, ch'ella in relazione ad altre è grande o piccola, ch'ella è in questo o quel luogo, in questo o in quel tempo, ch'ella si muove o sta ferma, ch'ella tocca o non tocca un altro corpo, ch'ella è una, poche o molte, per veruna immaginazione posso separarla da queste condizioni" .
(Da "Il Saggiatore")

Fondamentali, ai fini di questa rivoluzione scientifica e filosofica, sono state le scoperte di:

  1. La legge sulla caduta dei gravi e la balistica
  2. Le osservazioni e le misurazioni fatte attraverso il telescopio.

Le prime inaugurarono il metodo sperimentale; infatti vengono stabilite mediante esperimenti e misure e non con ragionamenti astratti; smentiscono l'autorità di Aristotele secondo il quale la velocità di un corpo dipenderebbe dalla forza applicata; sono il primo dei due scalini sui quali salirà poi Newton per l'enunciazione della gravitazione.

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Fasi di Venere

Le seconde, soprattutto la scoperta delle fasi di Venere e dei satelliti di Giove, gli permettono di trovare le prove sperimentali dell'ipotesi copernicana, di cui Galileo fu seguace fin dal 1590.

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La prima scoperta dimostra che il pianeta gira intorno al sole e la seconda dimostra che esiste nell'universo almeno un altro centro attorno a cui girano degli astri:
"Sarebbe necessario proibir non solo il libro di Copernico e gli scritti degli altri autori che seguono l'istessa dottrina, ma bisognerebbe interdire tutta la scienza d'astronomia intiera e più vietar agli uomini guardar verso il cielo, acciò non vedessero Marte e Venere or vicinissimi alla Terra o remotissimi con tanta differenza che questa si scorge quaranta volte, e quello sessanta, maggior una volta che l'altra, ed acciò che la medesima Venere non si scorgesse or rotonda or falcata con sottilissime corna, e molte altre sensate osservazioni, che in modo alcuno non so possono adattare al sistema tolemaico, ma son saldissimi argomenti del Copernicano.
Ma il proibire il Copernico, ora che per molte nuove osservazioni e per l'applicazioni di molti literati alla sua lettura si va di giorno in giorno scoprendo più vera la sua posizione e vera la sua dottrina, avendo l'ammesso per tanti mentre egli era men seguito e confermato, parebbe, a mio giudizio, un contravvenire alla verità, e cercar tanto più di occultarla e supplimerla, quanto più ella si dimostra palese e chiara" .
(
G.Galileo "Lettera a Cristina di Lorena")

I risultati dei miglioramenti apportati da Galileo alle tecniche di osservazione e di calcolo astronomico possono essere ben valutati confrontando i dati forniti dallo scienziato toscano in apertura del Discorso intorno alle cose che stanno su l'acqua o che in quella si muovono, nel 1612, e quelli pubblicati 300 anni dopo nella settima edizione dell' Encyclopaedia Britannica:

Satellite

Galileo (1612)

Encyclopaedia Britannica (1910)

I
II
III
IV

1 giorno e 18,5 ore
3 giorni e 13,3 ore
7 giorni e 4 ore
16 giorni e circa 18 ore

1 giorno e 18,48 ore
3 giorni e 13,5 ore
7 giorni e 4 ore
16 giorni e circa 18 ore


Il sistema Aristotelico Tolemaico, prima dell'ipotesi copernicana, aveva stabilito una rigida gerarchia nell'universo: in alto i corpi celesti, perfetti perché incorruttibili, eterni, inalterabili, in basso al centro la terra, corruttibile e imperfetta, sede del peccato e della mutazione, incapace di vita propria e soggetta quindi all'influsso degli astri che Dio aveva creato appunto per regolarne la vita.

 


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Sistema Tolemaico


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Sistema Tolemaico  (disegno di F.Cesi)

 
Galileo, trovando le prove sperimentali dell'ipotesi copernicana, sovverte radicalmente questo sistema. Egli ha la visione di un universo infinito, espressione della potenza e sapienza divina. La grandiosità e la bellezza della vita cosmica consistono per lui, proprio nel mutamento, nel continuo, armonico moto.