L'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro
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Il patto per il lavoro promuove la formazione "on the job" al fine di agevolare il primo impiego dei giovani. La legge Treu dedica grande importanza ai contratti "d’inserimento" e introduce, in particolare, misure straordinarie per i giovani del Mezzogiorno.
L’apprendistato è uno dei più antichi rapporti di lavoro "speciali", utilizzato per acquisire le competenze specifiche dell’attività lavorativa che si intende svolgere. La legge Treu amplia la fascia d’età e le caratteristiche dei giovani che possono essere assunti come apprendisti potenziando il momento formativo da svolgere all’esterno dell’azienda.
Il contratto di formazione e lavoro , uno degli strumenti cui le aziende fanno maggiormente ricorso per assumere nuove leve, è stato adattato alle esigenze del mondo produttivo. Nel Mezzogiorno sono ora previsti particolari benefici per la conversione del contratto di formazione e lavoro in contratto a tempo indeterminato.
Gli stage (o tirocini di orientamento) sono stati semplificati e valorizzati per la loro capacità di raccordare scuola e mondo del lavoro, di favorire un primo contatto tra giovani e imprese agevolando le scelte professionali.
Nelle aree in cui le condizioni economiche del tessuto produttivo non offrono grandi opportunità di un concreto inserimento in impresa è stato allestito un piano straordinario che prevede l’erogazione di borse di lavoro che agevoleranno il contatto fra aziende e lavoratori. Molti giovani del Mezzogiorno avranno così la possibilità di conoscere direttamente l’azienda alla quale sono interessati e di farsi conoscere, lavorando e ricevendo formazione.
Infine, i piani per l’inserimento professionale dei lavoratori consentono ai giovani di essere impiegati in iniziative formative nell’ambito di progetti con durata non superiore a dodici mesi. In tale periodo ricevono un sussidio a fronte di un impiego orario mensile pari a ottanta ore.
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