Secondo la teoria dell'evoluzione tutti gli esseri
viventi sono, per così dire, "parenti" tra loro. Fra parenti ci
si dovrebbe un po' assomigliare. Eppure, anche solo a voler considerare
gli animali vertebrati, non è immediato trovare somiglianze tra
un pesce, un rettile, un uccello e un uomo. Se però invece
degli individui adulti, confrontiamo gli "embrioni" nelle prime fasi del
loro sviluppo, scopriamo delle somiglianze sorprendenti e addirittura talvolta
è difficile distinguerli. Nelle prime fasi di sviluppo troviamo
un'abbozzo di coda e le branchie, infatti gli embrioni vivono tutti
immmersi nel loro liquido, che ha una composizione non molto diversa
da un'acqua di mare ricca di nutrienti. L'origine acquatica è avvalorata
anche dalla composizione dei liquidi presenti nel nostro organismo. Il
nostro corpo è formato da oltre il 60% di acqua, in cui sono
disciolti svariati tipi di sali minerali. Le cellule del nostro organismo
vivono quindi immerse in un loro mare. Possiamo dire che gli animali terrestri
sono riusciti a vivere lontano dal mare solo perchè sono riusciti
a fabbricare al loro interno una specie di "acqua marina artificiale". |
LA VITA NELL'AMBIENTE ACQUATICO
E' certo che la vita ha avuto origine nel mare,
che esisteva circa due miliardi di anni or sono, quando si formarono i
primi esseri viventi. Soltanto più tardi, nel corso dell'evoluzione,
gli organismi, piante e animali hanno colonizzato le terre emerse. L'evoluzione
biologica ha subito una svolta, passando dall'ambiente marino a quello
terrestre. Su quest'ultimo si è poi venuto formando un ambiente
di acqua dolce, nel quale sono penetrati sia organismi direttamente provenienti
dal mare, sia organismi terrestri. Le caratteristiche degli animali viventi
nei due ambienti sono nettamente differenti: gli animali acquatici possono
facilmente mantenersi in equilibrio e lo spostamento richiede in genere
scarso dispendio di energia, l'animale terrestre deve invece sostenere
il proprio corpo. Ma soprattutto la riproduzione ha dovuto evolvere
"inventando" strategie per avvenire in ambiente terrestre. |
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PESCI |
I pesci sono vertebrati adatti alla vita in ambiente
acquatico: popolano gli stagni, i laghi, i fiumi, i mari di
tutto il nostro pianeta. La forma del corpo dei pesci è affusolata,
idrodinamica, sono ricoperti di scaglie, sono guidati dagli occhi che si
trovano nella testa e dall' olfatto, che in alcuni casi è molto
sviluppato. Lungo tutto il corpo è spesso visibile una sottile linea
laterale: un organo di senso in grado di percepire ogni più piccola
vibrazione dell' acqua. I pesci ossei, a differenza di quelli cartilaginei,
possiedono inoltre una struttura particolare detta vescica natatoria: aumentando
o diminuendo il volume dei gas in essa contenuti, l'animale modifica la
propria densità, regolando così la profondità a cui
nuota. Al momento della riproduzione, maschi e femmine si cercano e si
avvicinano: la femmina depone le uova nell'acqua o in un nido e il maschio
le feconda cospargendole con il liquido spermatico. I pesci cartilaginei,
invece, hanno fecondazione interna, e alcuni di essi, inoltre, sono vivipari,
cioè partoriscono piccoli vivi. Per respirare i pesci usano l'ossigeno
disciolto nell'acqua: esso è assorbito attraverso le branchie. |