La questone Galileiana di netto contrasto tra scienza
e religione inizio' a dirimersi molto piu' tardi.
Fu l' astronomo Padre Ruggero Giuseppe Boscovich (1711-1787),
dell' Osservatorio Astronomico di Brera a convincere il Papa Benedetto
XIV nel 1757, a togliere dall' indice "De Revolutionibus" ed alcune opera
di Galileo, datosi che la versione scientifica del cosmo impostata da Keplero
e Galileo, era una visione che non infirmava l'atto di fede nella trascendenza
di Dio. La scienza meccanica vedeva infatti l' universo come un meccanismo
dove Dio era il "Deux Ex Machina" e quindi il meccanicismo della scienza
non intaccava il problema della trascendenza divina imposto dalla "teologia
cristiana".
Comunque la questione Galileiana fu conclusa duecento
anni dopo nel 1833 con la nuova edizione dell' indice di Papa Gregorio
XIV, nella quale non si fece piu' alcun cenno all' opera scientifica di
Galileo Galilei.
Cio' dette nuovo impulso agli studi astronomici; ....
furono scoperti nuovi pianeti , Urano da Hershel nel 1781, Nettuno da Galle
dell' Osservatorio di Berlino nel 1846, ed infine piu' recentemente Plutone
nel 1930 dal' Astronomo Clyde Tombauch dell' Ossevatorio di Lowell in Usa
, ed inoltre sono state scoperte molte nuove galassie, stelle doppie ...
stelle di neutroni,... buchi neri .... ecc..... ecc...
Oggi le concezioni dell' universo meccanico iniziano a
indicare nuove limitazioni concettuali; .... buchi neri..., evoluzione
stellare e nascita del cosmo .... sono ancora temi indefiniti per cui teorizzazioni
precedenti iniziano ad essere in profonda discussione.
La scienza procede per "modelli ideali parzialmente sperimentabili";
quindi, come diceva il nostro Prof. Giorgio Piccardi, .... e' sempre meglio
avere un modello limitato ma corretto rispetto ad alcuni esperimenti che
non averne alcuno nell' ambizione di ricercare la eterna verita'.