Il tempo questo sconosciuto

Il tempo è ancora una presenza sconosciuta. Sant'Agostino, vescovo nel IV sec. d.C. di Ippona (oggi in Algeria), si chiedeva (Libro XI Le Confessioni cap.27): "Cosa è allora il Tempo? Se nessuno me lo chiede lo so. Se dovessi spiegarlo a chi me lo chiede, allora non lo so".
Il dubbio di Sant'Agostino su cosa sia il tempo era conseguenza di una domanda essenziale per la religione: "C'era un tempo in cui il tempo non c 'era?" (Un sofisma del tipo coincidenza dei contrari e quindi razionalmente irresolubile). La scienza ha cercato di evitare tali contraddizioni, ma ancora oggi, vicini al 2000, non risulta semplice rispondere con certezza.
Eppure il tempo è una realtà irreversibile che verifichiamo per esperienza
come non torni indietro.
I film sulla macchina del tempo che immaginano un
ritorno al passato sono, per quanto ne sappiamo, pura fantasia senza alcun
riscontro reale.
Possiamo solo spostare avanti o indietro le lancette o i nu-
meri che indicano l'ora nel nostro orologio, se cambiamo l'ora legale nella
cosiddetta ora solare: ma il tempo segnato dall'orologio è una convenzione
sociale arbitraria.
La natura invece opera realmente nella dimensione temporale.
Ogni fiore si apre alla luce del sole ad un orario definito per la sua specie. Ogni uccellino si sveglia e cinguetta la mattina alla sua ora, ... al levar del sole canta il gallo, ... le rondini migrano da noi a primavera, ... i bambini nascono dopo nove mesi, i gattini entro due mesi, gli elefantini in venti mesi e così via...
Anche un sasso o una piuma cadendo nel vuoto, come ci ha insegnato Galileo, percorrono lo spazio esattamente nello stesso tempo; il tempo non ha quindi una dimensione casuale.
Ricordiamo che la scienza antica, ed anche quella moderna, più che del tempo biologico (la biotemporalità della oscillazione dei ritmi naturali), si è interessata al più semplice problema della velocità del moto meccanico dei corpi.
Resta infatti difficile capire come il tempo agisca nelle trasformazioni
biologiche: il bruco ad esempio è un insetto metamorfico la cui vita comprende due forme mutanti.
Il bruco striscia, mangia e cresce, ma non si riproduce; le farfalle si nutrono, ma non crescono; infatti volano, fanno
all'amore e si riproducono.
Quale informazione dice al bruco: "Sveglia, è tempo della mutazione, smetti di mangiare e strisciare, trasformati in crisalide" - e poi dice alla crisalide: "Ora diventa farfalla, ... apri le ali colorate e nutriti e vola a cercare l'amore per riprodurti epoi morire?"