Le interviste agli addetti alla raccolta



Il giorno 4 febbraio 1998 abbiamo svolto un'indagine riguardante ogni componente scolastica rispetto a come si pone il problema "rifiuti" nella scuola. È stata una mattina di intenso lavoro e io, in coppia con un mio compagno, ho dovuto intervistare ben quattordici bidelli.
Le domande riguardavano principalmente la composizione dei rifiuti raccolti giornalmente e la destinazione di quelli potenzialmente riciclabili.
I tipi di rifiuti che vengono prodotti a scuola sono nella fascia dei solidi urbani, ma un bidello raccoglie anche rifiuti "speciali" e "tossici e nocivi".
Abbiamo capito che si trova molta carta nei bidoni, infatti, il 50% ha dichiarato di trovarne in grosse quantità, poca plastica e lattine, pile e vetro per niente.
Da molti degli intervistati abbiamo capito che non effettuano la raccolta differenziata, mentre da altri abbiamo appreso che viene effettuata quando si può perché molte volte trovano nei cestini gomme da masticare usate e fazzoletti sporchi.
Su quattordici bidelli solo uno separa le pile dagli altri rifiuti, cinque separano la carta, otto i cartoni e tre il vetro.
Alla domanda: "chi produce i rifiuti?" la maggior parte degli intervistati ha risposto "gli alunni" circa il 20% ha dato come risposta "tutti" e solo un intervistato ha risposto "uffici".
Al giorno, in media, tre intervistati raccolgono 1Kg di spazzatura, quattro persone ne raccolgono 2Kg, altre tre persone raccolgono in media 3Kg ed infine quattro persone ne raccolgono 10Kg.
Dai calcoli effettuati risulta che nella nostra scuola si raccolgono circa 60 Kg di rifiuti urbani al giorno, pari a 0,075 Kg per studente.

Andrea Di Adamo