METODI TECNICI PER L'ELIMINAZIONE DEL RADON DALLE ABITAZIONI
COME FAR USCIRE IL RADON DALLE ABITAZIONI
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Per affrontare il problema radon bisogna innanzi tutto differenziare gli interventi da eseguirsi su costruzione esistente o su edifici in fase di progettazione. Nel primo caso gli accorgimenti saranno limitati, per non arrecare eccessivi danni all abitazione, mentre per gli edifici in fase progettuale è possibile mettere in atto le tecniche più adeguate.
Le tecniche dintervento che permettono la fuoriuscita del gas radon dalle abitazioni si suddividono essenzialmente in tecniche attive e tecniche passive . Queste ultime, dove possibile, sono da preferirsi perché più semplici e meno onerose .
La ventilazione naturale ( tecnica passiva ): è un accorgimento che diminuisce la concentrazione del gas, permettendo così una diluizione del radon . L'apertura di finestre e porte è un espediente efficace negli insediamenti urbani e rurali ma solo quando il clima consente una continua ventilazione.
La ventilazione forzata ( tecnica attiva) : è un artificio che permette la fuoriuscita del gas in maniera razionale evitando , nelle stagioni più fredde, un eccessivo dispendio termico. Un calcolo accurato permette di convogliare all'esterno un volume d'aria ben noto che può variare secondo la concentrazione permettendo un ricircolo misurato , grazie ad un estrattore che può essere installato sul sistema centrale daria calda forzata e sulle valvole di regolazione della bocchetta dimmissione che può essere applicato direttamente sulle porte e sulle finestre. La ventilazione forzata può essere adottata in tutti gli edifici ,come la ventilazione naturale, senza particolari accorgimenti tecnici o costosi interventi daltro tipo.
INTERVENTI SULL'ATTACCO A TERRA, POZZO RADON E INTERCAPEDINI
E importante considerare il rapporto edificio-suolo se il terreno costituisce una fonte primaria di radon . Secondo il tipo dattacco a terra dell'edificio e delle tipologie annesse si possono ipotizzare diversi tipi dinterventi :
a) La depressurizzazione attiva del vespaio ( tecnica attiva ) : la diversa concentrazione del radon nelle abitazioni può dipendere anche dalla differenza di pressione tra il suolo e gli ambienti stessi e,in questo caso , è possibile diminuire la quantità di radon in ingresso modificando le condizioni di pressione. Un opportuno drenaggio costituito da pietrame permette la captazione del gas, mentre il suo allontanamento è affidato a condotti daspirazione forzata .
b) La suzione del sottosuolo ( tecnica attiva ) : in alcuni edifici si provvede al drenaggio al fine di allontanare le acque dal terreno e quando questa tubazione ( perforata ) forma un anello continuo , è possibile sfruttarla per far allontanare il radon. Applicando un estrattore al pozzetto di raccolta posto lontano dall'abitazione, si crea una depressione che permette l'estrazione del gas : si ottiene in taluni casi una riduzione del 98% .
c) La tecnica della parete ventilata ( tecnica attiva o passiva ). Quando esiste un'intercapedine tra i muri interni ed esterni, i movimenti convettivi naturali o forzati permettono l'allontanamento del gas evitando quindi l'ingresso nell'abitazione.
Interventi più semplici ma ugualmente efficaci possono essere: la realizzazione di una presa d'aria esterna, la sigillatura di tutti gli interstizi attorno alle condotte tecnologiche , la non perforazione del solaio con apparecchi da illuminazione ad incasso o botole, la sigillatura delle finestre, la sigillatura della porta d'accesso del piano interrato .
Per eliminare il radon in maniera sistematica ,quando la concentrazione supera notevolmente le soglie ,si può installare un pozzo radon di raccolta da collocarsi nel piano più basso dell'edificio. Il pozzo radon è costituito principalmente da mattoni non cementati, con dei larghi fori che danno la possibilità al gas radon di entrare nel pozzo che deve essere coperto da una lastra di cemento mentre attorno ad esso va posta della ghiaia grossolana .Così il gas tenderà naturalmente a convogliarsi nel pozzo, al quale sarà collegato un sistema evacuante, costituito da un tubo e da una pompa aspirante che canalizzeranno il gas, portandolo preferibilmente sul tetto e lontano comunque da porte e finestre.
Un sistema analogo può essere applicato al solaio mediante l'aspirazione effettuata da un estrattore e di un sistema di tubazione che prelevano il gas sotto il solaio stesso il quale dovrà, ovviamente, essere isolato adeguatamente.
Un altro sistema di grande efficacia prevede la ventilazione tra il suolo e il piano dell'edificio grazie ad unintercapedine : la cavità sarà provvista di fori al fine di permettere una ventilazione naturale e in altri casi forzata mediante l'uso di estrattori. Questo è attualmente il sistema più utilizzato in abitazioni di recente costruzione. E' possibile inoltre eliminare il gas che proviene dai materiali da costruzione costituenti gli edifici, utilizzando l'aspirazione direttamente dalle pareti che, preventivamente, sono state isolate all'interno, di modo tale che il radon sia obbligato a passare nelle tubature.
Il punto di connessione tra solaio e parete verticale è un punto critico, per quanto riguarda il passaggio del gas. Per intervenire efficacemente è possibile utilizzare degli appositi battiscopa che consentono di aspirare il gas, creando come via preferenziale di deflusso il battiscopa stesso. In questo modo è possibile captare il radon proprio nei punti di fuoriuscita : anche in questo caso, delle tubazioni impermeabili lo convogliano al di fuori del tetto.
ARGOMENTI TRATTATI DAL PROF. BUFFA GIORGIO, CURATI DAGLI STUDENTI ALTAMURA NICOLA, DONINI LUCA E ZANETTI DANIELE DELLA CLASSE 3A SERALE
Bibliografia:
Atti del 3° Convegno Nazionale " Aria 94 " Monteporzio Catone
Atti del Convegno " Radon tra natura e ambiente costruito " Venezia 97
Douglas G. Brookins "IL PROBLEMA DEL RADON NELLE ABITAZIONI" ed. C.E.L.I.
DISEGNI CHE MOSTRANO COME RIDURRE IL RADON NELLE ABITAZIONI
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DISEGNI PRODOTTI DA MANGIARINO PIERO, PIANETTI MIRCO, SALAFIA ALESSANDRO, FESTINI PAOLO DELLA CLASSE 3A SERALE E DA FILZ FLAVIANO DELLA 4A SERALE