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Agnes Fay Morgan
( 1884 - 1968 )






- La nostra prossima ospite è di nuovo un'americana, Agnes Fay Morgan. Buongiorno Mrs Agnes, anche per lei la prima domanda riguarda gli studi.

- Mi sembra giusto, dato lo scopo del nostro incontro. Ho ricevuto il dottorato di ricerca presso l'Università di Chicago nel 1914 ed ho successivamente scelto di seguire la strada di Ellen Swallow Richards e di continuare la mia carriera nel campo della cosiddetta economia domestica; in particolare le mie ricerche ed il mio interesse si sono indirizzati verso la nutrizione.

- Ma dove era possibile occuparsene ?

- Ho insegnato nei primi corsi sulla nutrizione umana che vennero istituiti all'Università della California, a Berkeley. Poi sono diventata professore di Scienza della famiglia nel 1923 e nel 1938, quando fu istituito il Dipartimento degli Affari Sociali, ebbi l'onore di esserne il primo presidente. Ho avuto anche un incarico come biochimica alla stazione sperimentale agricola. Il mio lavoro di laboratorio ha coperto un vasto campo di ricerche chimiche, sempre relative alla nutrizione. Il mio gruppo ha eseguito analisi su cibi naturali e trattati, scoprendo che la cottura cambia il valore nutritivo della carne e delle altre proteine e osservando gli effetti del diossido di zolfo (utilizzato come conservante) sulla vitamina C e sulla tiamina.

- Sono argomenti di estrema attualità, visto lo sviluppo dell'industria alimentare e le sue conseguenze sulla nostra salute. Ma poi lei ha approfondito qualche aspetto specifico ?

- Sì, mi sono occupata di vitamine. Le mie ricerche sulla nutrizione mi hanno portato ad approfondire lo studio degli effetti della carenza di vitamine sugli animali. Ho osservato il minore assorbimento di glucosio totale, la minore quantità di glicogeno nel fegato ed il minor assorbimento intestinale del glucosio negli animali con carenza di acido ascorbico, ed ho anche osservato che nello scorbuto si riscontrano livelli di glicogeno e di zucchero nel sangue elevati ed una notevole perdita di peso. Nel 1939 in collaborazione con Sims ho presentato uno studio che ha evidenziato l'atrofizzazione nei ratti carenti di un "fattore filtrato" più tardi identificato come acido pantotenico ed abbiamo inoltre studiato la relazione tra la vitamina e gli ormoni della corteccia. I miei studi sulla vitamina D hanno incluso un confronto delle ipervitaminosi indotte dall'ergosterolo irradiato e da concentrati di olio di fegato di pesce. Sono riuscita a dimostrare che con dosi massicce di vitamina A si potrebbero diminuire malattie quali il riassorbimento scheletrico prodotto dalla carenza di vitamina D nei ratti.

- La ringraziamo per il suo interessante intervento; ci permetta di concludere mettendo in evidenza ciò che lei ha soltanto delineato timidamente, ossia il fondamentale ruolo che i suoi studi in campo nutrizionale hanno assegnato alla biochimica moderna, in special modo lo studio delle vitamine, che ha fornito le basi per ulteriori studi su questi composti vitali.




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