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Il tessuto ghiandolare
mammario è costituito da acini o alveoli ove viene secreto
il latte. Comunicano tramite i dotti galattoferi nella parte
inferiore della mammella chiamata cisterna del latte.
Il latte dalla cisterna arriva nel canale del capezzolo e fuoriesce
all'esterno da una apertura che è regolata da uno sfintere.
Gli acini sono riuniti a grappolo e costituiscono i lobuli; sono
rivestiti all'interno da uno strato di cellule che utilizzano
le sostanze portate dal sangue e producono il latte.
La ghiandola mammaria è irrorata da una fitta rete di capillari
sanguigni, vene ed arterie che portano la grande quantità
di sangue occorrente alla produzione di latte.
Per ottenere un litro di latte devono essere filtrati
dalla mammella dai 300 ai 400 litri di sangue, (bufale in buone
condizioni nutrizionali e di salute).
Gli acini mammari sono circondati da cellule, che contraendosi
sotto lo stimolo dell'ormone oxitocina , liberato dalla neuroipofisi
nel sangue, inducono l'allontanamento del latte attraverso i
dotti lattiferi.
A questo punto interviene il vitello, o il mungitore con
il massaggio o la mungitrice meccanica; l'azione meccanica induce
la neuroipofisi ad immettere nel sangue l'ormone oxitocina, il
quale permette al tessuto dell'acino mammario la secrezione del
latte.
La mammella a questo punto si gonfia, diventa turgida, lo sfintere
del capezzolo si allarga lasciando fuoriuscire il latte.
La mungitura deve avere inizio tempestivamente e concludersi
entro 6/7 minuti, tempo in cui l'oxitocina esplica la sua azione.
Durante il tempo della mungitura nel locale non devono verificarsi
rumori, o cambiamenti repentivi di temperatura, l'animale deve
essere tranquillo, non subire maltrattamenti, in caso contrario
l'oxitocina viene inibita dall'adrenalina, altro ormone, ad azione
contraria, che interrompe la produzione lattea.
La mungitura
è un'operazione che richiede la massima attenzione da
parte del personale addetto in quanto rappresenta la fase finale
del processo produttivo del latte.
Una mungitura meccanica (pratica ormai generalizzata),
eseguita non correttamente, può influire negativamente
sulla quantità e qualità del latte e sullo stato
di salute dell'animale (sviluppo di mastiti). La mungitrice esplica
la sua azione aspirando il latte per mezzo di una depressione
ottenuta dalla pompa del vuoto. Tale depressione è interrotta
ad intervalli regolari da una compressione i cui impulsi sono
dati da un pulsatore, riproducendo così la tipica poppata
del vitello. Una mungitura moderna e razionale deve prevedere
queste tre fasi:
A) Preparazione dell'animale
alla mungitura:
- consiste nella pulizia della mammella con lavaggi e asciugatura
con panni puliti e contemporaneamente un massaggio dei quarti
per stimolare la formazione di ossitocina;
- i primi getti di latte, più inquinati essendo a contatto
con l'ambiente esterno devono essere eliminati in recipienti
idonei, mai in terra o sulle mani del mungitore;
- è necessario un controllo per verificare che non sia
in atto una infezione mastitica; in tal caso il latte deve essere
consegnato a parte.
B) Mungitura vera
e propria:
- i gruppi mungitori (tettarelle), come quelli nella foto a fianco,
devono essere attaccati alla mammella immediatamente dopo il
massaggio;
- bisogna controllare che il flusso del latte sia costante e
che il latte venga aspirato nel tempo di efficacia dell'ormone
oxitocina;
- si effettua quindi la sgocciolatura della mammella contemporaneamente
ad un massaggio finale dei quarti che non deve lasciare residui
di latte;
- il distacco dei gruppi prendicapezzoli deve avvenire con garbo
alla fine del flusso del latte onde evitare di mungere a secco
con possibili effetti lesivi o comunque traumatizzanti sui tessuti
mammari e quindi con gravi rischi di insorgenza di mastiti.
C) Trattare alla fine
i capezzoli con liquidi disinfettanti antimastitici:
Perché la mungitura non divenga fonte di inquinamento
del latte e veicolo di infezione per la bufala, devono essere
rispettate alcune norme fondamentali di manutenzione degli impianti
(sanitazione).
Dopo ogni mungitura è necessario pertanto un trattamento
con detergenti e disinfettanti; prodotti che devono avere alcune
caratteristiche indispensabili quali:
- avere efficacia detergente e disinfettante;
- non essere corrosivi o irritanti per la pelle;
- essere di facile uso;
- essere facilmente risciacquabili.
I principali componenti
degli impianti di mungitura sono:
- pompa o depressore con serbatoio del vuoto;
- tubazioni del vuoto con vacuometro, rubinetto e valvola di
regolazione del vuoto;
- gruppo di mungitura (prendicapezzoli, col-lettore, pulsatore,
tubazioni in gomma per il latte e il vuoto);
- sistema per la raccolta del latte a secchio o a lattodotto.
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