strega.gif (6325 byte)           Il petrolio    

 

Il petrolio è un liquido formato da una mescolanza di idrocarburi, cioè da sostanze composte soprattutto da carbonio e idrogeno. Nel carbonio si trovano anche piccole quantità di altre sostanze. Centinaia di milioni di anni fa sul fondo di antichi mari si depositarono, insieme con il fango, la sabbia e altri materiali, grandi ammassi di organismi marini animali e vegetali. In seguito questi organismi animali e vegetali furono ricoperti da successivi depositi di materiali impermeabili. In assenza di ossigeno gli organismi marini si decomposero e si trasformarono in un liquido nero, denso e oleoso, chiamato petrolio. Successivamente il petrolio si accumulò nei giacimenti. Al giorno d'oggi i giacimenti si trovano a profondità che vanno da poche decine di metri a migliaia di metri. I giacimenti di petrolio possono trovarsi o sotto le terre emerse o sotto il mare. Il giacimento è sormontato da una cupola di roccia impermeabile che impedisce al petrolio di sfuggire verso l'alto. Quasi sempre sotto il petrolio c'è uno strato di acqua salata. Al di sopra del petrolio ci sono i gas. L'uomo per raggiungere il giacimento di petrolio, deve scavare un pozzo, cioè deve forare il terreno con una trivella. La trivella è formata da una asta di trivellazione che termina con lo scalpello perforatore. La trivella ruota su se stessa , mossa da un motore. L'asta di trivellazione è sostenuta da una torre metallica alta circa 50 metri. A mano a mano che l'asta perfora il terreno si calano dei tubi di ferro per impedire che le pareti franino. L'asta di metallo è cava all'interno. Durante la perforazione del terreno, nell'asta viene pompato a forte pressione uno speciale fango che, uscendo attraverso lo scalpello perforatore, trascina in superficie il materiale scavato. Quando si raggiunge il giacimento, il petrolio grezzo sale in superficie, ma più spesso deve essere pompato, poi il petrolio grezzo viene convogliato nelle raffinerie per essere lavorato. Spesso il petrolio grezzo giunge nella raffineria per mezzo di un oleodotto. Nella raffineria il petrolio viene riscaldato nel forno di vaporizzazione dove passa allo stato di vapore. Poi il vapore viene convogliato nella torre di distillazione e attraverso complesse lavorazioni, le sostanze che compongono il petrolio vengono separate, raffreddate e fatte diventare liquide (gas liquefatto, benzina, cherosene, gasolio, olio combustibile). Questi prodotti vengono chiamati combustibili perché sono sostanze capaci di bruciare all'aria, fornendo energia. L'industria petrolchimica riesce sd ottenere direttamente da petrolio o dai residui della sua lavorazione circa 3000 prodotti. I principali prodotti del petrolio sono: lubrificanti, anticongelante, detersivi, vernici, bitume, insetticida, acetone, gomma sintetica, plastica, ferilizzanti, ammoniaca. Il petrolio e i suoi prodotti sono utilissimi per il progresso tecnico dell'uomo, ma sono tra i maggiori responsabili dell'inquinamento. Il fumo e i gas (specialmente l'anidride solforosa) che escono dalle raffinerie e dagli stabilimenti petrolchimici iquinano l'aria con grave danno per la natura. Il petrolio che viene scaricato in mare durante l'operazione del lavaggio delle cisterne inquina il mare. I detersivi non sono tutti biodegradabili, cioè non possono essere trasformati dai batteri naturali; inquinano l'acqua dei fiumi e fanno morire piane e animali. Gli insetticidi che i contadini spargono sulle coltivazioni, per far morire gli insetti nocivi, avvelenano il terreno e le acque dei fiumi. I motori delle auto, bruciando benzina, fanno uscire dai tubi di scappamento due potenti veleni: il piombo tetraetile e l'ossido di carbonio.

 

                                                                                              petrolio01.JPG (515350 byte)        piattaforma petrolifera 

 

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