I diritti umani nell'antica Grecia

 

Definizione etimologica di diritto

La parola diritto indica innanzitutto il complesso delle norme giuridiche, ma anche la scienza che ha per oggetto la sistemazione delle regole di condotta(vi è infatti lo studio del diritto).

Propriamente con "diritto" si intende la facoltà di compiere azioni, assumere determinati comportamenti e fruire di determinate cose. L'etimologia della parola attesta la derivazione dal latino "ius,iuris", accezione che aveva tre valenze diverse:

1"Il diritto come insieme di leggi, ordini, consuetudini tradizionali che fissano ciò che è permesso e ciò che è vietato."

2"La sua applicazione come oggetto della giustizia."

3"Il diritto di fare qualcosa." (Castiglioni-Mariotti, Vocabolario latino).

 

Definizione giuridica

I diritti umani sono i principi fondamentali della natura umana, tutelati da una serie di codici e leggi in continua evoluzione che trovano la loro completa esplicazione nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. In essa si osserva il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in ambito civile, politico, economico, sociale e culturale. Si può riassumere in un quadro sinottico la situazione nel mondo odierno e quella dell'antichità per quanto riguarda i diritti umani:

 

Quadro Sinottico: I diritti umani in Grecia e oggi

ANTICA GRECIA

IL MONDO ODIERNO

Nell'antica Grecia vi era una condizione legittimata di esposizione dei figli indesiderati.

Il diritto alla vita(art.3, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)

Vi era la schiavitù: gli schiavi potevano essere reclutati in guerra, essere gli abitanti,

originari di un paese conquistato(gli iloti a Sparta)o essere debitori insolventi(ad Atene prima di Solone). Gli schiavi non godevano di diritti né civili né politici.

Il diritto a non essere schiavi, (art.4 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)

Per quanto riguarda il riconoscimento dei diritti in base al sesso, le donne non potevano partecipare alla vita politica, in base alla razza i meteci (i perieci a Sparta)non potevano partecipare alla vita politica e godevano di meno diritti, così come i bambini.

Diritto al riconoscimento dei diritti umani senza distinzioni di sesso,

razza, lingua, opinioni, religione, nascita (art.2, Dichiarazione

Universale dei Diritti Umani).

Con la grafè paranomos, ad Atene, i cittadini potevano essere, con astuzia, fatti esiliare per dieci anni e in generale fatti imprigionare solo per le idee politiche differenti.

Diritto a non essere arbitrariamente

esiliato, imprigionato e condannato(art.9

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani).

Avevano la cittadinanza solo i figli di madre e padre ateniesi e partecipavano alla vita politica solo gli uomini adulti, liberi e cittadini.

Diritto alla cittadinanza

(art.15, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani).

 

Osservazioni

Osservando lo schema precedente si nota la grande differenza fra il mondo odierno e l'antica Grecia. Qui infatti non vi erano i diritti umani e se vi erano poteva fruirne solo una parte della popolazione. Ciò è avverso ai principi fondamentali della natura umana, regolati dagli articoli 1e 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

 

 

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