I romani conquistarono il nostro territorio intorno al 260 a.C. occuparono stabilmente la città sul colle Garampo e iniziarono la bonifica della pianura ancora paludosa e malsana. Con la centuriazione la pianura cesenate venne bonificata e coltivata.
La città continuò a svilupparsi sul colle Garampo, mentre in pianura sorsero diverse ville, come testimoniano i resti di pavimenti ritrovati in Via Tiberti e sotto la chiesa di San Domenico (livello 1 di colore rosso).
Cesena sorse così ai margini del fitto reticolo di strade della centuriazione romana, attraversata dalla VIA EMILIA, costruita nel 187 a.C. dal console M.Emilio Lepido sul tracciato della pista pedemontana di origine etrusca, dalla VIA DEL DISMANO, che univa Ravenna a Cesena e si innestava sull'antica via di fondovalle del Savio che portava a Sarsina e ai sentieri del crinale appenninico e dalla VIA POPILIA che univa Ravenna a Rimini e che giungeva fino ad Adria.
I principali prodotti del territorio cesenate erano:

- il legname proveniente dall'Alto Savio;

-lo zolfo dalle miniere della Boratella;

-lana, pelli, formaggi, suini secondo la tradizione della popolazione gallica;

- cereali e vino.

Quando cominciò il declino di Roma verso il 350 d.C., iniziò lo splendore di Ravenna che interessò anche il territorio cesenate. Commercio e trasporti prosperarono essendo strettamente legati all'economia ravennate. Le prime invasioni barbariche portarono al crollo dell'economia e alla costruzione di nuove fortificazioni sul colle Garampo (linea di livello 2 di colore blu).