I primi barbari che giunsero nel nostro territorio furono gli Eruli di Odoacre. In questo periodo che vide il succedersi di Ostrogoti, Eruli, Longobardi, intervallati da temporanee riconquiste del territorio da parte dei Bizantini ravennati, i cesenati si strinsero sempre più in una ferrea difesa della vita imperniando la loro attività dentro le mura e i bastioni delle fortificazioni sul colle Garampo e abbandonarono i fertili campi della pianura.

I Longobardi per ultimi, finirono per cancellare nel nostro territorio ogni traccia di resistenza all'imbarbarimento. Le fortificazioni vennero smantellate e la pianura ritornò malsana ed insicura.

La sconfitta dei Longobardi da parte dei Franchi, chiamati in Italia dal Papa Adriano I, portò anche il nostro territorio ad essere governato con il sistema dei feudi. La sede dei feudatari cesenati fu il Castelvecchio (linea 2 colore blu). Oggi di questo castello non rimane alcuna traccia sia per le ingiurie del tempo sia per le frane continue provocate dalle erosioni del fiume Savio che scorreva ai suoi piedi.