RES GESTAE DIVI AUGUSTI

C. XXXV

Tertium decimum consulatum cum gerebam senatus et equester ordo populusque Romanus uniuersus appellauit me patrem patriae idque in uestibulo aedium mearum inscribendum et in curia Iulia et in foro Augusto sub quadrigeis, quae mihi ex senatus consulto positae sunt, censuit. Cum scripsi haec, annum agebam septuagesimum sextum.

Durante il tredicesimo consolato, il senato e l'ordine equestre e il popolo romano tutto mi attribuì il titolo di padre della patria e decretò che questo venisse scolpito nel vestibolo della mia abitazione e nella curia Giulia e nel foro di Augusto sotto le quadrighe che erano state poste in mio onore per deliberazione del senato. Quando ho scritto queste cose avevo settantacinque anni.