MUSICA MEDIEVALE

concerto nell'uovo



mano guidonica La musica medievale è caratterizzata da due diversi filoni, uno sacro, quello del canto gregoriano, ed uno laico, quello dei trovatori e dei trovieri.
Si intende con la designazione di canto gregoriano tutto il complesso della musica fiorita durante il Medioevo in seno alla Chiesa, dalle origini del cristianesimo fino alla nascita della polifonia. Esso era musica vocale monodica, inquadrata negli schemi della liturgia cattolica. Fu codificato da S.Gregorio Magno, fondatore anche della Schola Cantorum, e si diffuse rapidamente nei paesi europei, specialmente in Inghilterra, Francia e Svizzera, dove predicatori e sovrani, come ad esempio Carlo Magno, l’accolsero per mostrare la loro appartenenza alla religione cristiana.
A fianco alla musica di Chiesa, ed in antitesi ad essa, nacque nell’alto Medioevo anche un genere musicale popolare, di cui però non abbiamo testimonianze se non indirette, da testi di condanna da parte del mondo ecclesiastico. Tale musica era cantata dai saltimbanchi, probabilmente discendenti dagli istrioni del mondo latino. Ed il latino inizialmente le loro musiche erano cantate : un esempio sono i Carmina burana, una raccolta di canti goliardici, nei quali però già si può notare come alla lingua di stato si mescolino progressivamente elementi delle nascenti lingue volgari. E' in questo contesto che nacquero le prime canzoni profane totalmente in lingua volgare, come ad esempio quelle nate nella Francia meridionale, scritte in lingua d’oc e cantate dai trovatori, o quelle nate nella Francia settentrionale, in lingua d’oil e cantate dai trovieri. Temi principali di queste canzoni erano l’adorazione della donna con artificiose espressioni di omaggio cavalleresco, tolte alle costumanze feudali dell’epoca esaltazione dei modelli della società aristocratica dell’epoca (modelli cortesi). Esse venivano spesso diffuse dal giullare o dal menestrello, sorta di cantore e giocoliere ambulante, con qualcosa del saltimbanco e dell’aedo che tipicamente si accompagnava con qualche strumento a corda come ad esempio la cetra. Commisto del carattere laico e di quello ecclesiastico sono sicuramente le laude, canzoni religiose in volgare, diffusesi in Italia tra le masse popolari grazie alla poesia trovadorica, il francescanesimo e i movimenti flagellanti.
Verso la fine del Medioevo si diffuse il primo tipo di musica polifonica, di cui abbiamo esempi sottoforma di contrappunti, ballate e madrigali.



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