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ZONE CLIMATICHE E BIOMI

 

Ambienti freddi

Si trovano al di sopra del 60° di latitudine e sono caratterizzati da un freddo persistente. Le temperature sono infatti inferiori a 0 °C e le precipitazioni sono scarse e a carattere nevoso. Tali ambienti si estendono dall’Antartide alla Groellandia e alle isole e penisole canadesi nell’Oceano Artico.

I biomi presenti in questi ambienti sono:

 

  1. BIOMA POLARE. Tale bioma corrisponde alle fasce climatiche glaciali ed è caratterizzato dalle calotte polari dette inlandsis (cioè la massa di ghiaccio che copre I territori polari).
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  3. BIOMA DELLA TUNDRA. Nell’Artico nella zona libera dai ghiacci non è presente comunque una vegetazione rigogliosa a causa delle basse temperature, della presenza di forti venti e delle scarse precipitazioni; però vi sopravvive la tundra. Qui infatti le superfici sassose sono ricoperte da muschi e licheni.
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  5. BIOMA FORESTALE DELLE AGHIFOGLIE.La foresta boreale o anche TAIGA DEI RUSSI è formata da conifere, con un sottobosco povero, perchè ci sono poche specie in grado di crescere sui suoli acidi sottostanti le conifere.

Ambienti aridi

Tra questi le regioni più inospitali sono I deserti. I principali di essi sono: I deserti caldi che si trovano a cavallo dei tropici. Qui la siccità è dovuta all’elevato grado di evaporazione.L’escursione termica tra il giorno e la notte è elevata per la mancanza di umidità e per la distanza dal mare. Nell’emisfero a nord I deserti si estendono dal Sahara all’India, in quello meridionale invece si trovano in Australia e nell’Africa del sud. I deserti freddi o continentali sono tipici di regioni climatiche continentali come il centro dell’Asia e dell’America settentrionale e sono spesso isolati da catene montuose dall’influenza delle masse oceaniche. I biomi degli ambienti aridi sono:

  1. BIOMA DESERTICO E SEMIARIDO. Il deserto data la scarsità di acqua ha suoli privi di humus e con un’alta concentrazione di sali minerali, quindi è estremamente povero.Le specie vegetali sono poche e il numero degli individui esiguo.Ci sono inoltre arbusti e piante spinose. La fauna è rappresentata solo da insetti, piccoli roditori e rettili.

 

Ambienti delle fasce temperate

Le fasce temperate sono le latitudini medie tra I 30° e I 60°, che hanno temperature moderate con precipitazioni che garantiscono la crescita della vegetazione. Le diverse temperature invernali fanno distinguere tra: climi temperati ad inverno freddo e climi temperati ad inverno fresco o mite. Le aree lontane dall’influsso del mare inoltre hanno un clima continentale con inverni molto rigidi. Le aree bagnate da correnti marine del versante occidentale hanno invece un clima oceanico con inverni miti e precipitazioni abbondanti. Sul Mediterraneo c’è appunto un clima mediterraneo con estati con tempo stabile, temperature elevate e siccità e precipitazioni solo in alcuni periodi della stagione fredda. I biomi che si possono riscontrare sono:

 

  1. BIOMA FORESTALE DELLE LATIFOGLIE MISTE Le foreste temperate si distinguono in: foreste a foglie caduche e foreste a foglie persistenti, cioè formate da conifere e alimentate da abbondanti precipitazioni.
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  3. BIOMA DELLA PRATERIA. E’ il bioma tipico del clima continentale molto esteso nell’emisfero settentrionale. Il suolo è spesso caratterizzato da strati di Loess ed è il più fertile in assoluto grazie all’abbondanza di Humus che gli da’ il tipico colore scuro.
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  5. BIOMA MEDITERRANEO. E’ una zona di transizione tra gli ambienti temperati e quelli caldi, è presente nell’emisfero boreale tra la fascia tropicale e quella temperata. Le foreste originarie costituite da lecci, sughere e conifere sono state in parte eliminate dall’azione umana e dalla macchia mediterranea costituita da arbusti aromatici e sempreverdi.

 

Ambienti caldi

Sono le regioni intertropicali e occupano parte dell’Africa, dell’America latina, dell’Oceania e dell’Asia. Hanno per tutto l’anno temperature elevate con precipitazioni distribuite in modo disomogeneo. Qui si incontrano le zone più umide e le più aride di tutto il mondo. Le variazioni stagionali diminuiscono all’equatore e aumentano man mano che ci si avvicina ai tropici. I biomi di questi ambienti sono:

 

  1. BIOMA FORESTALE INTERTROPICALE. Questa fascia è caratterizzata dalla foresta pluviale che ha un’intensa vita biologica; infatti le foglie cadendo si depositano sul suolo e la loro decomposizione favorisce la ricrescita. E’ questo il caso dell’Amazzonia.
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  3. BIOMA DELLA SAVANA. La sua caratteristica è quella di essere dominata da specie erbacee che si adattano a periodi di siccità anche lunghi e che riprendeno vigore con le piogge. Gli animali sono infatti soprattutto erbivori come le gazzelle, I bufali e le giraffe con rispettivi predatori.