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IL PARCO NATURALE REGIONALE URBANO


Nel 1985 il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali in considerazione del "rilevante valore estetico dell'area e della singolare bellezza panoramica del territorio" e del rischio di trasformazione edilizia, assoggetta con D.M. n. 3391 22.5.85, l'ntera area a vincolo paesistico.

La Regione Lazio redige il Piano Paesistico e con delibera G.R. n 4582 5.8.87 adotta tale piano tutelando così l'intera area del Parco. Il Piano Paesistico suddivide l'area in quattro tipi di zone di tutela:

1. tutela integrale

2. tutela orientata

3. tutela paesaggistica

4. tutela limitata.

L'area a tutela integrale è quella della sughereta, l'area a tutela orientata occupa le valli e le colline interne del parco, l'area a tutela paesaggistica occupà la sommità delle colline.

Sempre nel 1987 la Regione Lazio, in attuazione della L.R. 46 1977, in virtù del rilevante interesse scientifico e ambientale, istituisce con la legge 28.2.87 n. 21 il "Parco Regionale Urbano del Pineto.

L'Ente gestore del Parco è il Comune di Roma, che ha affidato all'Ufficio Tutela Ambiente funzioni di pianificazione e coordinamento con le altre strutture comunali. Earth2.gif (185 byte)

La legge del Pineto è nata dall'iniziativa dell'Associazione Pineto, con l'intento di sottrarre l'area a sicure espansioni urbanistiche e di tutelarla per il suo notevole valore storico-naturalistico.

La superficie totale del parco è di 250 ha di cui 200 sono ancora di proprietà privata; i 50 ha espropriati dal Comune comprendono i Casali Torlonia e la Pineta Sacchetti.