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RANUNCOLACEAE
La famiglia delle Ranuncolacee (Ranuncolacee) raggruppa circa 1500 piante erbacee annue, bienni o perenni, hanno radici semplici ma a volte tuberizzate e le foglie per lo più palminervie. Spesso le foglie compaiono dopo i fiori i quali hanno brattee che unendosi formano un calicetto. Il calice è per lo più formato da 5 sepali colorati e caduchi. La corolla quando è presente ha 4-5 petali e gli stami sono in un numero indefinito. Il frutto può essere un achenio o un follicolo. Queste piante sono abbondanti nei luoghi dove il clima è freddo o il terreno è acido. Esse hanno per alcuni caratteri morfologici un notevole interesse scientifico possono esse utilizzate nella farmaceutica. Sono infatti ricche di succhi agri e talvolta velenosi . Il genere Ranunculus ha le foglie intere ma variamente incise. I fiori hanno i petali di color bianco o giallo e talvolta rossi. Tutti i Ranuncoli contengono succhi dannosi per la presenza della anemonina. Comune nei prati e nei boschi è il favagello che fiorisce all' inizio della primavera; caratteristica del favagello sono i fiori gialli a 8 petali. Anche il Ranuncolo dei prati è infestante e velenoso; esso ha radici bulbose, foglie e fusti pelosi simili al Ranuncolo bulboso o selvatico sono il Ranunculus repens e il Ranunculus lingua. Nei pascoli e sulle rupi calcaree dei monti troviamo alcuni ranuncoli dalle candide corolle e, nei pressi dei nevai sulle rocce silicee i fiori rosati e porporini del Ranuncolo dei ghiacciai o erba dei camosci che sale fino a 4275 m d'altitudine sul Finsieraarhorn. Grande favore come piante ornamentali godono pure le specie del genere Paeonia, note nell'antichità per le loro supposte proprietà medicinali. Nella mitologia dei popoli mediterranei e nordici compaiono, come simbolo di maleficio e di vendetta, le piante di Aconitum. Sono erbe perenni con radici tuberose e fiori irregolari, in spighe o in pannocchie, con 5 sepali petaloidei di cui il superiore a la forma di un elmo o di cappuccio, i petali, 2-5, sono piccoli, clavati, biancastri, con nettarii simili a berretti frigi. Le foglie sono alterne e variamente incise. Diffuse nelle regioni temperate e fredde nel nostro emisfero, rappresentano in Europa le piante più velenose. Delle sostanze contenutevi, tra cui l'aconitina, fa uso la medicina per preparare analgesici e sedativi. La specie più comune nei boschi e nei pascoli è A. napellus, l'aconito o napello dai bei fiori blu scuro. La flora italiana annovera una decina di specie del genere cosmopolita Anemone. Esse hanno un rizoma irregolare dal quale originano uno o più scapi annuali con foglie radicali, lobate, divise, spesso laciniate. Il fiore non presenta petali, i sepali sono colorati di blu, porpora, rosso e bianca. Numerosi sono gli stami con colori differenti da quello del calice. Nei luoghi erbosi degli appennini e delle alpi cresce la Pulsatilla. Utilizzate in farmaceutica sono invece le specie del genere Hydrastis. Circa 200 sono le specie di Clematis piante perenni con foglie opposte, fiori solitari o infiorescenze, con 4-5-8 sepali. Nei boschi e nelle siepi vive la Vitalba che ha fiori bianchi e giallognoli e acheni piumosi. Altra pianta importante è la Vitalba paonazza dai grandi fiori rossi. |