Area di Progetto - Colli Albani : Pantano della Doganella - ITIS Ariccia
Relazione preliminare sullo stato dei laghetti del  Pantano della Doganella


	Premessa
	Nell' ambito della Area di progetto "Progetto Laghi Albani"  delle classi seconde dell'ITIS "Copernico" di Ariccia, coordinata dal Prof. Scialis Roberto (docente di Chimica), si è iniziato lo studio multidisciplinare dei laghetti del Pantano della Doganella, in aggiunta allo studio già avviato due anni or sono dei laghi Albani più noti (di Castelgandolfo e di Nemi).

           Introduzione
	Questa indagine preliminare condotta nel mese di maggio del 1997 (17/5/97), in accordo con l'Associazione Culturale "IL VULCANO" di Rocca Priora, ha lo scopo di fornire un primo monitoraggio dell'acqua dei laghetti posti sul fondo dell'atrio del recinto esterno del vulcano laziale, al fine di richiamare l'attenzione su tale zona ad alto valore ambientale.(  Foto dal satellite-Fonte ESRIN)
	I laghetti  tuttora presenti sono il residuo di un antico e più vasto lago,  comprendente buona parte dei Pratoni del Vivaro e prosciugato nel 1930 (foto); essi sono già indicati in vecchie mappe (mappa del 1693 ) sono alimentati prevalentemente da acque meteoriche e da sorgenti poste alle falde del Colle dei Morti che alimentano il Fosso della Velica . La falda acquifera  è relativamente poco profonda, nella zona attingono i pozzi del Consorzio della Doganella.
 (mappe IGM del 1949 e aerofotogrammetria del 1992).
	
	La zona
	Tali corpi idrici (-foto ott./1996) hanno una superficie rispettivamente di circa mq.150 e  mq.30, il primo alimentato dal Fosso della Velica e collegati tra loro da un fosso; il secondo è regimentato da un emissario che sversa nel Fosso della Mola .
	La profondità è compresa tra 1   m. e  i    3    m., ed una capacità variabile, in dipendenza della piovosità e della stagione, compresa rispettivamente  tra i 150 e i 450  mc. e tra i  30 e i 90         mc..
Non sembra essere presente fauna ittica, sono presenti anfibi. (studio di Lega Ambiente del 1985).
I terreni che circoscrivono i laghetti  sono prevalentemente incolti ed adibiti a pascolo.
Il territorio è compreso nell'ambito della ASL RM H e fa parte dei Comuni di Rocca Priora e di Rocca di Papa, inoltre si trova nell'ambito di tutela del Parco Suburbano dei Castelli Romani. Dal punto di vista geologico è costituito da sedimenti dell'attività vulcanica dell'antica caldera del vulcano Laziale ( zona compresa tra il recinto interno o delle Faete e il recinto esterno o Tuscolano- Artemisio).

Materiali e metodi
	Si sono considerati 3 punti di campionamento : 1) sorgente (Colle dei Morti); 2) laghetto; 3) Fosso della Mola.
Ora dei prelievi 8,00-9,00, temperatura ambiente: 20° C .
Sono stati determinati : la Temperatura, il pH (pHmetro), i cloruri (metodo di Mohr), l'azoto ammoniacale (reazione di Nessler-metodo colorimetrico), i nitriti (reazione di Griess- metodo colorimetrico), alcalinità (titolazione HCl N/100), Durezza Totale (titolazione EDTA n/100), caratteri organolettici; inoltre, si sono calcolati: CO2 libera, % NH3, % OH-,% HCO3-, % CO3=, secondo le metodiche indicate da Bianucci-Bianucci, L'analisi chimica delle acque naturali ed inquinate - Hoepli (1980)  e da Giuliano-Stein, Chimica degli alimenti, (tomo II) - Bulzoni (1981).

Si sono riscontrati i seguenti  valori:

Parametro (unità di misura)          Sorgente      laghetto    F.d.Mola 
Temperatura  (°C)              	8                13               13	
pH                                                  7,8              7,4              8,1
N ammoniacale (mg/l)                   tracce   0,0015        0.0015
% NH3  (NH3/NH4+)                       2                  0                 4    
Alcalinità Totale (mg/l CaCO3)     600             130              330     
Alcalinità (rapporto F/M)             0,05              0               0,064
% OH-                                               0                 0                  0                          
%HCO3-                                        90               100               85
%CO3=                                          10                  0                15
Nitriti (mg/l)                                  tracce        0,005           0,010
Cloruri (mg/l)                                  44                 62               71
Durezza totale (mg/l CaCO3)        70                110              40
CO2 libera (mg/l )                          8,4                4,4              2,2
Colore,aspetto                             I,L,T             G,Td,S          I,S
(L= limpido; T=trasparente; Td=torbida; G=Giallastra; S=  sostanze in sospensione; I= incolore)
Odore (P/F/V/T)                            I                    H                   I
(P=putrido, H2S; F=pesce, ammine aromatiche; V=vermi, sostanze fosforate; T=terra, humus; I= inodore)


Significato

	I bassissimi valori di N ammoniacale (indice di inquinamento microbiologico in atto) ed, in particolare, della piccola % di ammoniaca ( l'ammoniaca è senz'altro più tossica per la fauna della forma ammoniacale NH4+), unitamente al basso tenore di nitriti  (indice di inquinamento recente) denotano il buono stato delle acque.
	Anche gli altri parametri cloruri, caratteri organolettici, pH suggeriscono l'assenza di inquinamento in atto. 

Conclusioni
	Le determinazioni effettuate, limitandosi ad alcuni parametri chimici, hanno valore puramente indicativo. Per una corretta valutazione occorrono più approfondite e sistematiche indagini, soprattutto,  si rende necessaria  l'analisi dei parametri microbiologici che meglio esprimono lo stato di inquinamento delle acque.
Dai risultati analitici emerge un quadro nel complesso positivo, di ambiente non ancora degradato.

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