Ricerche nell'Area Eventualista

Giovanni Di Stefano Roberto Galeotti Anna Homberg Sergio Lombardo
Piero Mottola Cesare Pietroiusti    

Eventualismo. Eventualismo è un certo tipo di movimento artistico teso a coinvolgere in una esperienza estetica gli spettatori, in modo da ottenere da loro una risposta non convenzionale, che viene valutata, registrata ed esibita come risultato del processo. C’è insomma un dialogo sperimentale tra artisti e pubblico, che si completa con la risposta attiva del pubblico, che entra a far parte dell’evento compiuto.


Giovanni Di Stefano Correzioni della memoria, vinilici su tela, 1989. Lo stimolo consiste in alcuni rettangoli neri disposti a caso sopra un foglio bianco. Uno spettatore deve osservare la composizione, imprimerla nella memoria per poi ripeterla successivamente sulla base del proprio ricordo. La nuova composizione diventa lo stimolo per lo spettatore successivo. L’esperimento viene ripetuto otto volte. Nel quadro, la successione è indicata dal viraggio dai toni più scuri (composizione di partenza) verso i toni più chiari (composizione di arrivo).

Giovanni Di Stefano

Correzioni della memoria

  Evento. L’eventualismo è interessato a cogliere nel pubblico quel tipo di esperienze soggettive che sfuggono alla interpretazione convenzionale. Infatti, anche se provocate da un identico stimolo, esse vengono poi vissute da ogni persona in modo diverso. Questa esperienza personale non prevedibile (eventuale) viene provocata sistematicamente esponendo il pubblico a speciali stimoli predisposti dall’artista, e registrandone successivamente il tipo di comprensione risultante (inferenza).


Roberto Galeotti Descrizioni - Inferenze, vinilico su tela, 1989. L’esperimento parte da stimoli grafici: forme piane aventi da quattro a dodici lati, più un cerchio, disposte a caso su un foglio bianco. Un campione di persone cerca di descrivere il risultato della percezione, utilizzando un numero massimo di parole (A). Sulla base di questa descrizione un altro gruppo, diverso dal precedente, deve ricostruire (inferire) l’immagine originale ridisegnandola (B). Da questa immagine ricostruita si ripete (A) e (B) più volte, con nuovi gruppi. Le descrizioni e le immagini così ottenute vengono valutate con la tecnica del differenziale semantico e vengono evidenziate la descrizione e l’immagine più eventualista. L’opera finale è composta dalla descrizione più eventualista e dall’immagine più eventualista inferita da quella descrizione.


Descrizioni-Inferenze

  Stimoli e risposte. E’ il meccanismo di coinvolgimento nell’eventualismo. Come si vede dagli esempi, gli stimoli possono consistere in situazioni particolari nelle quali interagire: oggetti da usare o trasformare, compiti da eseguire, immagini da descrivere o da interpretare. I comportamenti delle persone sottoposte allo stimolo - le risposte - sono poi analizzati per valutare l’efficacia dello stimolo stesso. E’ considerato esteticamente più efficace quello stimolo che è riuscito a provocare i comportamenti reattivi meno somiglianti fra loro, cioè le risposte meno convenzionali e più soggettive.


Anna Homberg Preferenze verticali giovani, vinilico su tela, 1988. Questa composizione è il risultato delle scelte di 40 studenti liceali, cui era stato richiesto di disporre in sequenza otto striscie colorate dello spettro cromatico, collocando ciascuna “là dove ogni striscia di colore appare più bella”. Successivamente sono state contate le frequenze di ripetizione di uno stesso colore nella stessa posizione, ottenendo una scala indicativa delle convergenze o delle divergenze di scelta. Per quanto le scelte siano imprevedibili, a volte vanno a formare chiare tendenze. La presenza di tali tendenze è indicata dalla saturazione cromatica: più la tonalità è satura, più prevale questo colore nel settore; al contrario il nero indica che non vi è alcuna tendenza predominante.

Anna Homberg

Preferenze verticali giovani

  La saturazione dello stimolo. E’ un concetto fondamentale dell’eventualismo. Quando lo stimolo (l’esercizio proposto) è ancora sconosciuto e viene percepito per la prima volta, le risposte sono molto diverse da persona a persona. Successivamente si instaurano confronti fra le risposte ed alcune di esse tendono a prevalere. Si forma un’opinione e questa genera attese. Quando lo stimolo è già noto, le risposte tendono a condensarsi in poche forme caratteristiche, finchè, dopo un certo tempo, l’evento si satura perchè le risposte tendono sempre più a descrizioni stereotipate, convenzionali e univoche. Il processo di saturazione costruisce la realtà eliminando le interpretazioni rivali, che appaiono meno appropriate, proprio come accade nel processo percettivo.


Sergio Lombardo Percezione delirante, vinilico e carta su legno, 1989. Questo quadro è parte di una serie sperimentale di stimoli generati per mezzo di programmi matematici. Lo scopo è quello di provocare un’attività interpretativa di tipo allucinatorio, coinvolgendo la sola percezione visiva dello spettatore.

Sergio Lombardo

Percezione delirante

Piero Mottola

Strutture modificabili


 

 Cesare Pietroiusti

Disegno telefonico


La ricerca eventualista. “Il ruolo attivo di chi percepisce o di chi interpreta l’evento è un tema centrale delle avanguardie, sul quale regna una gran confusione. Spesso la richiesta di un coinvolgimento attivo del pubblico come coautore dell’opera d’arte compare nella storia dell’arte contemporanea, dal Futurismo al Dadaismo, dall’Agit - prop all’Happening, dal Fluxus alla Performance... Si voleva creare un’opera d’arte in grado di attivare lo spettatore rendendolo compartecipe dell’atto creativo... L’eventualismo ha affrontato il problema in termini rigorosi, in assenza dei quali, quanto più la pittura si gonfia per invadere lo spazio circostante, tanto più superficiale diventa il coinvolgimento del pubblico. L’eventualismo affronta direttamente il valore qualitativo, la profondità psicologica del coinvolgimento del pubblico, la valutazione del suo comportamento reattivo in termini di spontaneità, originalità e varianza”.

Sergio Lombardo, presentazione della mostra di G. Di Stefano, R. Galeotti, A. Homberg,
S. Lombardo, P. Mottola, presso Jartrakor di via dei Pianellari 20, Roma, 1989.


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